Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi.Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

L’Intelligenza Artificiale come leva strategica per l’evoluzione professionale

L'Intelligenza Artificiale come leva strategica per l'evoluzione professionale

L’emergere dell’IA sta riconfigurando l’ecosistema delle libere professioni, convertendo processi ripetitivi e routinari in opportunità per erogare servizi avanzati, efficienti e su misura.

L’IA dimostra già oggi capacità straordinarie, ma il cuore della professione rimane umano, posto che  l’IA di fatto rialloca le competenze umane verso ambiti ad alto valore aggiunto, non scalzando la capacità – che resta appannaggio del professionista – di valutare contesti complessi, le relazioni interpersonali o l’adattamento creativo  a scenari imprevisti.

Si tratta di un cambiamento che non determina la sostituzione del professionista.

Ma quali sono i rischi per chi rifiuta l’innovazione?

Il professionista che opterà per un approccio conservatore, respingendo l’IA per scelte ideologiche, si esporrà al rischio di perdita in competitività rispetto al collega che combina expertise tradizionale con strumenti tecnologici, che garantisce rapidità e precisione, nonché tariffe più concorrenziali, marginalizzando chi insiste su metodi manuali.

Un recente studio del Politecnico di Milano evidenzia come la previsione dell’automazione di 3,8 milioni di posizioni lavorative entro il 2033, vada letta in parallelo al deficit demografico di 5,6 milioni di lavoratori, rendendo l’IA non una minaccia, ma un necessario moltiplicatore di produttività.

A mio parere la sfida cruciale risiede nel mantenere un equilibrio dinamico in cui l’IA gestisce il “cosa” – dall’elaborazione dei dati al riconoscimento di pattern – mentre il professionista governa il “perché”, orientando strategia, etica e valore aggiunto.

In questo contesto, il Regolamento Europeo sull’IA e il recente disegno di legge approvato dal Senato il 19 marzo 2025, delineano un quadro normativo volto a garantire un utilizzo responsabile e trasparente dell’IA, preservando il ruolo decisionale umano e mitigandone i rischi, a  tutela dei diritti, delle libertà individuali e dei valori democratici.

Avv. Simona Maruccio

simona@maruccio.it

🔗 Link articolo Milano Post